A piccoli passi, la riforma del Codice della strada prende forma. Un testo unificato, contenente le numerose proposte di legge depositate nei mesi scorsi, dovrebbe essere approvato martedì alla Camera dei deputati, in commissione Trasporti. Sarà il testo base della riforma di iniziativa parlamentare che dovrebbe affiancarsi al disegno di legge delega del governo. Il quale, con tempi più lunghi, dovrebbe riscrivere interamente il Codice attuale, entrato in vigore nel 1993 e più volte modificato. Ammesso, e non concesso, che l'iter della delega inizi.
Fase embrionale. Va precisato che tutte le novità rientrano in un quadro preliminare, visto che questo testo sarà ulteriormente emendabile in commissione (il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato al 3 giugno e solo successivamente inizierà la discussione) prima di approdare nell'aula di Montecitorio e succesivamente al senato (ma è praticamente certa una terza lettura e non si esclude una quarta lettura come accadde all'ultima grande riforma del codice, anch'essa di iniziativa parlamentare, approvata con la legge 120/2010). Fatta questa premessa, vediamo le principali novità che riguardano la totalità dell’utenza, senza entrare nel dettaglio delle proposte di modifica d’interesse dell’autostrasporto o del settore agricolo, contenute in un testo circolato alcuni giorni fa. Con l’avvertenza che, com’è ovvio, solo il testo che sarà approvato il 14 maggio (e non si escludono sorprese dell'ultim'ora) costituirà la base della discussione. E che, comunque, i tempi di entrata in vigore delle possibili novità non sono determinabili: potrebbero volerci molti mesi, forse anni.
potrebbero volerci molti mesi, forse anni.
