Finalmente sono riuscito a partecipare all'ormai tradizionale Tour dei 2 Mari (Ionio/Tirreno), giunto alla sua sesta edizione.
Una passeggiata per me, una gara di regolarità su strada libera e su percorsi chiusi per i cultori della disciplina.

Il punto di riunione è stato Piazza Duomo a Messina, ove 70 equipaggi, dopo i saluti di rito e le iscrizioni, si sono mossi, attraversando la città, alla volta del Colle San Rizzo, fino a raggiungere Milazzo, ove si sono concluse le prove cronometrate.

Il pranzo, in uno dei caratteristici ristoranti di Santa Lucia del Mela

Capofila, un esemplare di Lamborghini Miura SV del 1972

Presente anche un’Alfa Montreal, definita da mio figlio, la sorella “brutta” della Miura.... e tre X1/9 quasi anonime ed insignificanti accanto a quei mostri sacri ma che ci hanno riempito di orgoglio per la consapevolezza che chi disegnò e carrozzò quel capolavoro di bellezza verde ed oro, disegnò e carrozzò anche i nostri piccoli giocattoli.

SPETTACOLOOOOO

Attraverso questa feritoia ho contato 12 tromboncini
Ed il sound non si può descrivere

Per chi riesce a vederlo, questo è il video pubblicato sulla pagina Facebook che l’organizzatore ha dedicato all’evento.
Qui è possibile osservare le 70 auto che lasciavano Piazza Duomo di Messina

https://www.facebook.com/events/1494908 ... 449513981/

Qualche frame...

Ciao Santi, permettimi ma devi spiegare a tuo figlio le differenze tra una Miura e una Montreal.
Le due auto non dovevano competere fra di loro. La prima era nata per scontrarsi con le Ferrari la seconda con le Porsche. Ovviamente dell'epoca e con costi di acquisto paragonabili. Le potenze facevano la differenza. Nel caso delle Alfa Romeo pesavano molto anche i freni che all'epoca non temevano confronti.
Questo a mio modo di vedere basato su quanto scritto dalle riviste dell'epoca e da quanto riconosciuto storicamente. Per quanto mi riguarda posso solo dire che all'epoca le Alfa erano superiori a tutte le tedesche contemporanee. Mentre il confronto/scontro tra Ferrari e Lamborghini era agli albori. Nasceva tra due grandi imprenditori ed ha fatto storia che continua ancora oggi.
Almeno questa è la mia opinione.
P.S. la Montreal era nata per bastonare la 911 contemporanea e lo sapeva fare tranquillamente. Tuttavia anche una Alfetta elaborata le bruciava alla grande al semaforo.

Grande Bricca!

Io ho solo detto a mio figlio che doveva pensare ad una sequenza logica crescente:

4 / 8 / 12 (riferendomi al numero dei cilindri nelle tre auto)

Ed ho sottolineato che nonostante le enormi differenze, le tre auto sono figlie del genio di Marcello Gandini e della Gioielleria BERTONE.

Proprio stasera, l’organizzatore ha pubblicato un centinaio di foto dell’evento ed uno scatto fortunato le ha beccate tutte e tre insieme